Le perle, come tutti sappiamo, si formano dalle ostriche, precisamente nel mollusco, come fossero i calcoli dei reni nell’uomo. Si smentisce così la teoria più accreditata del vecchio scrittore latino Ammirano Marcellino, il quale sosteneva che le perle si formassero grazie alla rugiada che fecondava l’ostrica nel momento in cui, questa, schiudendosi, riaffiorava dal
fondale marino. La perfezione della perla, e cioè la sua rotondità, dipendeva dalla purezza della rugiada.
Le perle sono sempre state considerate un elemento prezioso, un ornamento che per la sua rarità era riservato a ricchi e nobili.
Pare sia stato Alessandro Magno,nel 330 a.C. circa, ad aver portato in Occidente le perle insieme ad altri materiali preziosi e sconosciuti, tornando da una spedizione in Asia.
Da allora le perle sono state utilizzate come ornamento e ostentazione di lusso e ricchezza: dapprima come gioielli, poi - grazie alla possibilità di forare le perle – come elementi decorativi per impreziosire i capi d’abbigliamento.
Molti dipinti testimoniano l’utilizzo delle perle per arricchire la propria immagine. È il caso del ritratto della Regina Margherita di Savoia (a destra), con ben 14 giri di perle al collo, donate dal Re Umberto.
Un altro celebre esempio è rappresentato dal dipinto “La primavera” di Botticelli (fine XV secolo),in cui l’artista utilizza le perle per abbellire l’acconciatura di una delle tre Grazie.
La perla tuttavia non è semplicemente un gioiello da sfoggiare per esaltare il lusso e la bellezza, ma ha acquisito anche una valenza simbolica molto importante: la sua forma perfettamente rotonda, infatti, rimandando alle caratteristiche di purezza, bellezza, candore luminescente e raffinatezza, la rende degna di rappresentare l’idea di verginità. È importante ricordare, tra l’altro, che per questo motivo fino al XVI secolo circa venivano scartate tutte le perle che non avevano una forma sferica perfetta, perché non ritenute adatte a rappresentare bellezza e grazia.
Proprio questa immagine di perfezione ed eleganza mi ha spinto a inserire nella mia linea le perle, che rappresentano per me raffinatezza, poesia e fascino.
Le perle utilizzate per i miei gioielli sono le cosiddette “perle da coltura”, ovvero prodotte artificialmente secondo la tecnica introdotta a seguito di numerose sperimentazioni e ricerche dal gioielliere giapponese Kokichi Mikimoto all’inizio del 1900.
Per la linea di prodotti Federica Gioielli adopero esclusivamente perle della Swarovski, nelle varie tonalità di colore.
Un’antica leggenda araba racconta che le perle sono gocce di luna cadute nel mare per adornare la bellezza femminile. Fai brillare anche tu la tua bellezza, scegliendo Mabél di Federica Gioielli.
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