[...] Voi non lo avete mai provato, quest'orrore, lo so; perchè avete sempre e soltanto stretto fra le braccia tutto il vostro mondo nella donna vostra, senza il minimo avvertimento ch'ella intanto si stringe in voi il suo, che è un altro, impenetrabile.
Eppure basterebbe, per sentirlo, quest'orrore, che voi pensaste un momento, che so! a un'inerzia qualunque, a una cosa che a voi piace e a lei no: un colore, un sapore, un giudizio su una tal cosa; che non vi facessero soltanto pensare superficialmente a una diversità di gusti, di sensazioni o d'opinioni; che gli occhi di lei, mentre voi la guardate, non vedono in voi, e come i vostri, le cose quali voi le vedete, e che il mondo, la vita, la realtà delle cose qual è per voi, come voi la toccate, non sono per lei che vede e tocca un'altra realtà nelle stesse cose e in voi stesso e in sè, senza che vi possa dire come sia, perchè per lei è quella e non può figurarsi che possa essere un'altra per voi. [...]
Tratto da "Uno, nessuno, centomila" Luigi Pirandello
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